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Marianna Vitiello
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Italy
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 Posted - 22 febbraio 2011 : 16:12:09
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LA DENUNCIA DI UN GEOLOGO AL COMITATO PORTOSALVO SUL RISCHIO LAVORI DELLA LINEA 6 METROPOLITANA. LA “ZUFFREGNA” IN FOGNA
Addio all’acqua minerale di Napoli
Un uomo solo che imperterrito continua a battersi contro la distruzione della sua città. Un uomo che, dopo aver assaporato personalmente il sapore dell’emarginazione e dell’indifferenza, ha deciso di inviare una lettera aperta al Comitato di Portosalvo per poter avere ancora voce e per denunciare che gli scavi effettuati per la messa in posa e la messa in opera della linea 6 della Metropolitana, potrebbero essere all’origine di un disastro annunciato.
Il geologo Riccardo Caniparoli, fino a questo momento, ha seguito la prassi. L’iter per poter accedere agli atti per lo scavo e l’opera ha mostrato, però, tutte le sue falle burocratiche. Ha chiesto di prendere visione dei documenti «di vedere il progetto e di acquisire i pareri della procedura di valutazione di impatto ambientale - ha riferito - ma temo che non sia mai stato attivato alcun procedimento di via perchè sono trascorsi quasi due mesi ma mi hanno presentato solo una montagna di carte inutili delle quali ho ritirato solo quattro documenti ed ho reiterato la richiesta che non è stata ancora esaudita».
Nel frattempo però Caniparoli ha fatto dei rilievi, ha seguito i lavori, ha fatto un reportage ed ha notato che «i tecnici e gli operai dell’Ansaldo scaricano in fogna, senza alcuna autorizzazione, le acque minerali che sorgono dal sottosuolo. Dalle foto fatte - ha precisato il geologo - si vede che da una perforazione all'angolo del Rione Sirignano usciva una notevole quantità di acqua con anidride carbonica che è stata deviata in fogna dall'Arin e di acqua che nel cantiere dell'Arco Mirelli viene scaricata prima in vasca e poi in fogna ed inoltre su viale Gramsci sono state realizzate altre tre immissioni in fogna di acqua. Poi si dà la colpa alla natura matrigna quando avvengono i dissesti idrogeologici provocati dall'uomo» ha commentato amaro.
Una conferma, secondo lo stesso Caniparoli ad una sua nefasta previsione che addirittura risalirebbe a 21 anni fa quando il geologo disse, anche allora inascoltato, che oltre a distruggere la Villa Comunale «vi sarebbero stati problemi di statica e che oggi anche i palazzi della Riviera di Chiaia si allagano per la risalita della falda freatica e della falda termominerale dell'acqua ferrata, l'Ansaldo e le società che stanno realizzando la Linea 6 della Metropolitana oltre a negare l'evidenza dei fatti stanno operando in modo illegale perchè quelle immissioni in fogna non sono e non possono esser assolutamente consentite». Ad aggiungere timore allo scempio ci sarebbe l’ok della Soprintendenza ad un parcheggio sotterraneo sotto piazza Vittoria, «e si parlava anche di altri progetti sotto la Villa Comunale - ha precisato Caniparoli - non farebbero prima a spianare tutta la villa e trasformarla in un desolante parcheggio di auto per la gioia di tutti? La follia non ha fine. E pensare che proprio a piazza Vittoria in prossimità della chiesa c'è, nel cortile del palazzo, una sorgente minerale anche censita nei vecchi documenti. Si sta distruggendo la città nel suo tessuto storico-culturale e nessuno parla e la magistratura cosa fa? aspetta il prossimo disastro per intervenire?». Domande che lasciano avvilite le stese persone che le pronunciano. «Noi abbiamo diffuso la lettera del dottor Caniparoli - ha sottolineato Antonio Pariante, portavoce del comitato di Portosalvo - perchè ci sembrava giusto che un appello del genere, un allarme come questo, non fosse disatteso». Gli abitanti, che pure hanno già sollevato problemi del genere, hanno poi sottolineato che da due, gli anni di lavori sono diventati quattro, e che ancora non si sa con esattezza quando, i lavori alla Riviera di Chiaia, finiranno.
Un problema per molti di loro.
(Il Roma giovedì 17 febbraio 2011 - articolo di Valeria Bellocchio)
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Addio all’acqua minerale di Napoli
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