Tornano le giornate europee del Patrimonio 2008 La cultura riapre le porte con il viaggio nei tesori dell’arte.

Ma a Napoli 300 chiese sono ancora chiuse!

Il Comitato di Portosalvo denuncia il numero delle chiese in rovina nel centro storico di Napoli e lancia un nuovo appello all’UNESCO per salvare le opere d’arte negli edifici religiosi abbandonati.

giovedì 25 settembre 2008

La facciata esterna della chiesa di Santa Maria Vertecoeli

L’occasione della prossime giornate europee del Patrimonio dei Beni Culturali autorizza il Comitato Civico di S. Maria di Portosalvo, che da anni si batte in difesa delle chiese dell’arte nel capoluogo partenopeo, a ricordare i numeri e le proporzioni del fenomeno degli edifici religiosi in rovina nel centro storico di Napoli dove sono a rischio migliaia e migliaia di opere d’arte dei più grandi autori del passato. Dal più recente censimento, delle chiese storiche della città, secondo il dr. Marcello Mottola, specialista in Diagnostica e Restauro dei Beni Culturali, risulta infatti che esistono ben 448 chiese storiche nella città di Napoli e, grazie ad una stima approssimativa, quasi 300 edifici, tra chiese e cappelle gentilizie, risultano chiuse da anni. Di questi 300 luoghi di culto circa 160 rientrano nel patrimonio della curia; le chiese inagibili o degradate che fanno parte del FEC (Fondo Edifici di Culto) sono invece 50: tale ente, istituito nel 1985, avrebbe il compito di gestire e amministrare questo patrimonio, peccato però che questo organismo si dimostri indifferente verso Napoli. Esempi eclatanti sono le numerose chiese ormai chiuse dal terremoto del 1980 e naturalmente mai più riaperte come Santa Maria in Vertecoeli che versa in pessime condizioni ed è chiusa al pubblico dal 1981. Proseguendo in questo esame dei monumenti inaccessibili, dobbiamo anche includere le oltre 90 chiese che rientrano nel patrimonio del demanio, ma, anche in questo caso, ne risulta che cambiando gli ordine degli addendi il risultato non cambia.Il resoconto di questo triste fenomeno che caratterizza il grave degrado della nostra città è anche meticolosamente documentato nel magnifico libro del professor Antonio Lazzarini “ Splendori e decadenza di cento chiese napoletane” che ha “fotografato” il disastro di questi preziosi edifici religiosi sparsi nel centro storico di Napoli oramai spogliati anche nel loro rispetto e nella loro dignità.“Per questo motivo – dichiara il presidente del Comitato Civico di S. Maria di Portosalvo, Antonio Pariante – abbiamo rivolto un nuovo appello all’UNESCO affinchè si cerchi di mettere in salvo tutte le opere d’arte contenute negli edifici religiosi abbandonati nel centro storico di Napoli prima di perderle definitivamente.”

Antonio Pariante

::: Tratto dal sito: www.Portosalvo.org - (venerdì 29 marzo 2024) :::