Il Forum di Portosalvo.org
Il Forum di Portosalvo.org
Home | Profile | Register | Active Topics | Members | Search | FAQ
Username:
Password:
Save Password
Forgot your Password?

 All Forums
 Comitato Portosalvo
 Patrimonio storico-artistico a rischio
 La fallimentare gestione del patrimonio napoletano
 Forum Locked
 Printer Friendly
Author Previous Topic Topic Next Topic  

Marcello Mottola
Moderator

Italy
191 Posts

Posted - 17 novembre 2008 :  16:21:35  Show Profile  Visit Marcello Mottola's Homepage  Send Marcello Mottola an AOL message  Click to see Marcello Mottola's MSN Messenger address
Riporto un mio articolo di luglio per fare chiarezza sui beni in "decadimento" della cittadella sacra di Tarsia

Arte & Dintorni: La dis-gestione del patrimonio monumentale di Napoli
venerdì 18 luglio 2008
http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=5428&Itemid=40
su Denaro.it:
http://www.denaro.it/reportageDisgestione.aspx

La fallimentare gestione del patrimonio monumentale di Napoli

Napoli è stata per lungo tempo tra le più rilevanti metropoli europee.
Nel suo tessuto edilizio si scoprono armonie stilistiche, affinità di spazi e di architetture, vicoli dove si ergono portali giganteschi, alti campanili e guglie commemorative, nonché piazze che donano al centro storico di Napoli un valore universale senza eguali.
Nel 1995, il centro storico di Napoli è stato iscritto dall’Unesco nella Lista del Patrimonio dell’Umanità come un capitale inestimabile celato tra le stradine del centro.
Peccato che non tutti ne siano a conoscenza e che, anche chi ne ha la cognizione, non se ne curi.

Prendiamo in esame l’immenso patrimonio formato dalle tante, forse troppe, chiese della città. Tali complessi monumentali sono per la maggior parte chiusi e quindi non visitabili e, cosa ancor più negativa, sono abbandonati al più totale degrado.
Molteplici le ragioni: inagibilità, lavori di restauro senza fine, noncuranza o semplice “distrazione”.
Dal più recente censimento delle chiese storiche della città risulta che esistono ben 448 chiese storiche nella città di Napoli e, grazie ad una stima approssimativa, quasi 300 edifici, tra chiese e cappelle gentilizie, risultano chiuse da anni. Di questi 300 luoghi di culto circa 160 rientrano nel patrimonio della curia; le chiese inagibili o degradate che fanno parte del FEC (Fondo Edifici di Culto) sono invece 50, tale ente, istituito nel 1985, avrebbe il compito di gestire e amministrare questo patrimonio, peccato però che questo organismo si dimostri indifferente verso Napoli. Esempi eclatanti sono le numerose chiese ormai chiuse dal terremoto del 1980 e naturalmente mai più riaperte come Santa Maria in Vertecoeli che versa in pessime condizioni ed è chiusa al pubblico dal 1981.
Proseguendo in questo esame dei monumenti inaccessibili, dobbiamo anche includere le oltre 90 chiese che rientrano nel patrimonio del demanio, ma, anche in questo caso, ne risulta che cambiando gli ordine degli addendi il risultato non cambia.
Ma dove si trovano questi edifici? Naturalmente in quel centro storico che è patrimonio dell'Unesco.
Il neo-ministro Sandro Bondi ha posto tra gli obiettivi del suo mandato “la volontà di creare cittadelle della cultura e della ricerca, con il concorso del pubblico e dei privati per lo studio delle eccellenze italiane” .
Ebbene proprio a Napoli a pochi passi dalla centralissima piazza Dante sorgono una serie di bellissimi edifici sacri cittadini, in una zona, dove alle soglie del settecento, gli insediamenti di tipo religioso costituivano una vera e propria Cittadella Sacra, composta da una lunga serie di monasteri e conservatori.
Qual è la situazione attuale di tali complessi? A dir poco grave: il Complesso di Gesù e Maria, un monumentale complesso architettonico di Napoli costituito da un convento (oggi adibito ad ospedale) e da una chiesa, nonostante sia una delle chiese napoletane alla quale lavorarono importanti artisti del tempo versa in misere condizioni ed è chiuso al pubblico; la chiesa di San Giuseppe a Pontecorvo, opera di Cosimo Fanzago, e che al suo interno conservava anche un dipinto di Luca Giordano (oggi rimosso e conservato al museo di Capodimonte per fini tutelativi) è chiusa al pubblico e in stato di degrado avanzato come si riscontra dalla facciata barocca; infine il Complesso monastico di S. Francesco delle Cappuccinelle che nel 2006 ha subito degli incerti lavori di “messa in sicurezza” nella parte del rivestimento esterno del complesso architettonico, tale intervento, in attesa dei lavori di restauro definitivi disattesi per mancanza di fondi, ha fatto scomparire in un massa di calce la bellissima serie di archetti che delimitavano l’estremità superiore dell’edificio trasformandoli in blob informe e magmatico.

Marcello Mottola

Edited by - Marcello Mottola on 21 novembre 2008 02:59:12
  Previous Topic Topic Next Topic  
 Forum Locked
 Printer Friendly
Jump To:
Il Forum di Portosalvo.org © 2000-06 Snitz Communications Go To Top Of Page
Powered By: Snitz Forums 2000 Version 3.4.06