marco cifa
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28 Posts |
Posted - 17 febbraio 2009 : 22:15:42
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salve
vorrei porre l'attenzione sulll'importante complesso di san giovanni a carbonara: la chiesa omonima e' di sicuro una delle piu' importanti di napoli (e per fortuna e' aperta!). ma il complesso di san giovanni a carbonara comprende oltre alla chiesa anche gli orti (che ora sono per fortuna una villa comunale) e una serie di chiostri di cui una parte sono inglobati nella ex caserma garibaldi. ok... c'e' pero' il chiostro principale (con giardino) che e' tutt'oggi annesso alla chiesa.esso non e' accessibile e versa in uno stato di penoso "sgarrupamento", per rendersene conto basta entrare nell'orto sopra citato o nel giardino della ex caserma garibaldi. tale chiostro, considerata l'importanza della chiesa a cui afferisce, andrebbe doverosamente restaurato e usato ad esempio per mostre fotografiche o svolgerci eventi culturali o musicali all'interno. in ogni caso il complesso di san giovanni a carbonara merita di essere restaurato per intero.non trovate?
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Marcello Mottola
Moderator
 
Italy
191 Posts |
Posted - 01 marzo 2009 : 20:24:51
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Caro Marco, come darti torto, tutto le rilevanze artistiche giunte fino a noi simbolo e trasmissione della memoria storica in nostro possesso dovrebbe essere restaurate…Comunque hai sollevato un tema interessante.
Facciamo una breve meditazione per comprendere quale sia il profondo significato simbolico del chiostro. Il chiostro, inteso come luogo “chiuso”, spazio privilegiato del sacro all’interno dell’ambiente monastico, nasce dall’esigenza della regola cenobitica occidentale che si fonda sull’istituzione di una piccola collettività attorno ad un padre spirituale e diviene in epoca medievale simbolo stesso della Chiesa, in cui si esprimono i principi fondamentali della religione cristiana. Tra le diverse forme di giardino presenti all'interno di monasteri ed abbazie, spesso legate a funzioni utilitaristiche - l'orto, il frutteto, il "giardino dei semplici" ovvero delle erbe medicamentose - il chiostro rappresenta l'elemento carico del maggiore significato simbolico nell'ambito della comunità religiosa: spazio raccolto della meditazione, della contemplazione e della ricerca di Dio, racchiude i principi fondamentali della vita monastica nella sua forma ricorrente di spazio ripartito in quattro parti da due percorsi disposti ortogonalmente a croce, che definiscono un fulcro centrale segnato da un elemento simbolico come una fontana, un pozzo (che richiamano alla sorgente di vita rappresentata dall'acqua benedetta) o un albero (che rimanda al legno della Croce).
Per quanto concerne i Chiostri di San Giovanni a Carbonara La chiesa fu fondata con l’annesso convento nel 1343 e completata per la generosità di re Ladislao, col passare del tempo assunse la funzione di un vero e proprio Pantheon dei Re Angioini. Nel monastero, meta di illustri dignitari di corte, il chiostro di re Ladislao fu un centro di studi, frequentato da personalità quali Giovanni Pontano, il Cariteo, il Sannazaro. Un secondo chiostro, detto della Porteria, fu realizzato grazie alla donazione della Contessa Caracciolo nel primo ventennio del Cinquecento; nel 1570 fu eretto un terzo chiostro a pianta rettangolare su ordine del Cardinale Seripando che vi fondò una ricca biblioteca, attiva fino al 1729, con manoscritti e codici greci e latini.
Quindi ricapitolando i chiostri sono tre. chiostro di re Ladislao, chiostro della Porteria, chiostro di re Seripando…Quale potrebbe essere il loro riutilizzo oggi?Bhè Spesso si discute che in città mancano gli spazi verdi,di luoghi lontani dal tramtram metropolitano, preposti alla meditazione, al riposo e al silenzio… |
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